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Come funziona il vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNTech? Cosa sapere su somministrazione, dosaggio e conservazione del farmaco

Come funziona il vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNTech_

Dopo la notizia dell’efficacia sull’uomo del vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNTech, arrivato alla fase 3 della sua sperimentazione, ci si domanda come funziona.

Gli interrogativi principali riguardano il suo dosaggio e come si deve conservare visto che consta di due dosi. Infatti la somministrazione prevede 2 tranche da iniettare a tre settimane di distanza.

Dopo la prima somministrazione si deve avere cura nella conservazione. Infatti le fiale del vaccino anti-Covid vanno mantenute a una temperatura di -75 gradi.

Quindi si possono conservare in frigorifero ad una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi, per cinque giorni prima dell’uso, a patto che non si superino le due ore a temperatura ambiente.

L’iter degli altri vaccini candidati

Dopo le voci entusiasmanti legate all’ottima risposta immunitaria del vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNTech nel corso della sperimentazione, ora si pensa alla sua diffusione nella popolazione.

Il vaccino sviluppato dalle aziende Pfizer e BioNTech si basa su delle tecnologie innovative, tra l’altro adottate da altre due aziende che stanno sperimentando altri due vaccini candidati: la tedesca Curevac e l’americana Moderna.

Nel caso dell’azienda americana, la ricerca sul vaccino prevede anche un’importante collaborazione con l’Ente statunitense di ricerca sulle malattie infettive, il Niaid diretto da Anthony Fauci, e con la Coalion for Epidemic Preparedness Innovation.

Secondo quando riferito da Fauci presto “potremo avere due vaccini” che si servono della stessa tecnologia.

Infatti anche il vaccino anti-Covid di Moderna sarebbe sulla buona strada. Le sperimentazioni sia di Moderna sia della Curevac si trovano nella terza ed ultima fase, quindi dopo i test preclinici svolti in laboratorio, ciascun vaccino si sta testando sull’uomo.

Al momento i tre i vaccini stanno affrontando la terza ed ultima fase della sperimentazione ma hanno anche un altro elemento in comune: sono vaccini a Rna.

Come funziona il vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNTech

In pratica questi vaccini sfruttano la sequenza del materiale genetico del nuovo Coronavirus, ossia l’acido ribonucleico (Rna): il messaggero molecolare che contiene le istruzioni per costruire le proteine del Covid.

La decisione di utilizzare l’Rna messaggero (mRna) è strettamente legata all’esigenza di riuscire a sviluppare un vaccino anti-Covid in breve tempo.

Lo scopo delle varie sperimentazioni è quello di somministrare l’mRna che controlla la produzione di una proteina, contro cui scatenare la reazione da parte del sistema immunitario.

Nel caso del Covid-19 la molecola da utilizzare per agganciare le cellule sane ed invaderle è offerta dalla proteina Spike.

Ma per poter trasportare tutte le istruzioni necessarie e per stimolare la produzione della proteina Spike si devono impiegare delle micro navette.

La proteina Spike viene riconosciuta dal sistema immunitario umano e questo scatena la reazione da parte delle difese dell’organismo che attivano la produzione di cellule B.

Come reazione a catena si verifica la produzione di anticorpi e di cellule T, il cui compito è proprio quello di distruggere le cellule infette.

L’atteso via libera delle agenzie del farmaco

Il vaccino della Pfizer-BioNTech è stato testato su volontari di età compresa tra i 16 e gli 85 anni.

Le due aziende hanno poi annunciato la sperimentazione anche su persone Hiv positive e su pazienti affetti da epatite B e C. Dei test che hanno offerto un quadro più dettagliato sui suoi effetti.

Dopo la notizia dell’efficacia del vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNTech si attende solo il via libera dalla Food and Drug Administration, l’agenzia del farmaco Usa, ma anche da parte di quella europea.

Ma l’ok arriverà dopo la valutazione del report sulla sicurezza del farmaco che dovrebbe arrivare nel mese di novembre.

Quindi le dosi del vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNTech saranno disponibili sul mercato solo quando la sperimentazione clinica del vaccino si concluderà con l’approvazione delle due agenzie del farmaco.

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