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Scoperto un nuovo gruppo sanguigno: come si chiama e perché è importante per prevenire le malattie del sangue

Prevenire malattie sangue

La costante ricerca medico-scientifica ha permesso di individuare un nuovo gruppo sanguigno identificato con la sigla ER (che è il 44° identificato oltre a quelli più conosciuti: A, B, 0, Rh) e che permetterebbe di contrastare l’insorgenza di diverse malattie ematiche. Una scoperta firmata da un team di ricercatori britannici che ha svolto uno studio per approfondire un argomento che apre la strada ad ulteriori approfondimenti, che mirano a conoscere meglio le patologie rare soprattutto quelle diagnosticate ai neonati. Lo studio britannico sul nuovo gruppo sanguigno ha infatti lasciato presagire la possibilità di prevenire le malattie rare del sangue intervenendo tempestivamente con delle terapie ad hoc.

Il nuovo gruppo sanguigno ER, di cui parlano i ricercatori britannici nel loro studio, che è stato condiviso sulla rivista Blood, è il risultato di un’indagine di approfondimento degli antigeni. Il team di ricerca ha infatti analizzato il gruppo ER ed i suoi cinque antigeni, che tendono ad attivare la reazione delle cellule immunitarie che finiscono per attaccare quelle non corrispondenti, in caso di incompatibilità. Le conclusioni dello studio britannico illustrano come si potrebbe con questa scoperta migliorare la formulazione delle diagnosi delle malattie ematiche, permettono di superare le difficoltà che ancora oggi persistono in campo medico.

Scoperto un nuovo gruppo sanguigno: le informazioni su ER

Dopo il decesso di due neonati, il team di ricerca ha deciso di soffermarsi sull’indagine del gruppo sanguigno raro ER, la cui prima individuazione risale a circa quarant’anni fa. Nel corso dell’indagine si sono analizzati 13 pazienti con antigeni sospetti, e così è stato possibile rilevare cinque varianti a partire da quelle già note: ERa, ERb e ER3. A queste tre variazioni si sono aggiunte due inedite: la ER4 e la ER5.  Attraverso poi il sequenziamento genetico dei soggetti esaminati, gli studiosi hanno incriminato il gene che è il responsabile della codifica delle proteine che si trovano sulla superficie delle cellule, ovvero PIEZO1.

Questo gene causa delle malattie note, oltre ad essere implicato nel processo che porta ad aggiungere l’ER alla superficie della propria cellula. Lo studio ha  permesso di identificare “l’antigenicità di proteine poco espresse e la loro rilevanza per la medicina trasfusionale”, come hanno sottolineato i ricercatori britannici che hanno indagato il nuovo gruppo sanguigno.  Nello spiegare la reazione immunitaria, gli studiosi hanno puntualizzato le varie tappe delle cellule ematiche, sottolineando che quando il globulo si trova davanti ad un antigene sconosciuto le difese del sistema immunitario si allertano. Si registra così la risposta degli anticorpi che porta alla distruzione delle cellule con antigene ignoto.

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In rari casi durante la gravidanza si possono verificare delle reazioni di questo tipo, quando i tessuti fetali non vengono riconosciuti e per questo vengono attaccati dal sistema immunitario perché ritenuti estranei. Una reazione anomala, di cui non si conosce la reale causa, che porta gli anticorpi ad attraversare la placenta scatenando nel neonato delle malattie del sangue, che devono essere trattate immediatamente. Attualmente si hanno a disposizione delle terapie specifiche per prevenire e curare questi quadri patologici, ma grazie all’individuazione del nuovo gruppo sanguigno, e dei suoi antigeni, si possono mettere a punto delle più efficaci ed innovative procedure di prevenzione.

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