Gli scienziati che lottano contro il Covid-19 la definiscono una via alternativa che vale la pena di esplorare.
Di cosa stiamo parlando ? Di una terapia contro il Covid che utilizza nanoparticelle in grado di bloccarne la diffusione. Mentre in tutta Europa procede spedita la campagna di vaccinazione contro il Covid, e l’arrivo dell’estate lascia prevedere una naturale diminuzione della carica virale, il mondo della ricerca continua il suo lavoro.
Un team di ricerca internazionale sta sviluppando un nuovo approccio in cui vengono utilizzate nanoparticelle e il cosiddetto siRNA per impedire la moltiplicazione del virus. Anche un team italiano partecipa alla sperimentazione, come conferma il Professor Innocenzi dell’Università di Sassari. La battaglia contro il Covid-19 non si arresta quindi, perché a preoccupare Istituzioni e strutture sanitarie sono le varianti.
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In cosa consiste questa terapia anti Covid-19 che utilizza nanoparticelle ?
Come documentato dalla rivista Molecolar Therapy il lavoro del team internazionale punta a rendere meno aggressiva la carica virale del Covid. I ricercatori hanno sviluppato un approccio antivirale di nuova generazione basato su quella che è nota come “tecnologia dell’RNA di silenziamento genico” chiamata siRNA (small-interfering RNA), in cui il genoma del virus viene attaccato direttamente e impedito di replicarsi.
Per trasportare il siRNA direttamente al sito critico del processo di infezione, sono state sviluppate speciali nanoparticelle lipidiche. Il Professor Vincenzi spiega che le nanoparticelle, in via di sperimentazione sugli animali, non sono citotossiche, e quindi non nuocciono alle cellule.
Il trattamento con siRNA virus-specifici riduce la carica virale del 99,9 per cento, spiegano i ricercatori. Queste nanoparticelle mimetizzate possono essere consegnate a un gran numero di cellule polmonari e silenziare i geni virali. Quello che viene considerato molto importante è la possibilità di anticipare la esplicazione di varianti.
Il trattamento anti Covid-19 è progettato in modo che funzioni con tutti i coronavirus beta come il virus SARS originale (SARS-CoV-1) e SARS-CoV-2 e tutte le nuove varianti che potrebbero sorgere in futuro, perché prende di mira il genoma del virus.