Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, è recentemente intervenuto sull’emergenza sanitaria, parlando dell’incremento dei contagi Covid e dell’eventuale diffusione di una possibile “malattia x”. Nel corso di un convegno svoltosi a Venezia, sul tema delle sfide sanitarie del futuro che potrebbero preannunciare delle nuove condizioni patologiche sconosciute, l’esperto ha ribadito che per tenere sotto controllo il Covid bisogna affidarsi alla campagna vaccinale. Gianni Rezza ha prima di tutto analizzato il contesto nazionale, che ha fatto registrare un discreto aumento dei contagi senza lanciare allarmi.
Leggi anche: Covid-19, la nuova variante Delta Plus: quanto è pericolosa e dove si sta diffondendo la nuova mutazione del virus
Esaminando la situazione sanitaria del nostro Paese, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ha affermato con senso critico: “Cosa succederà questo inverno con il Covid dipende da diversi fattori ma in particolar modo dalla copertura vaccinale. […] Per tenere sotto controllo il virus, con un R0 che si assesta tra 5-6, dobbiamo raggiungere probabilmente la soglia del 90%”.
Il rischio di una possibile malattia x: Gianni Rezza rinnova l’allerta in vista del futuro
L’esperto non cedendo al pessimismo ha parlato di situazione “molto buona ma non ottimale”, in quanto il numero dei morti giornaliero ruota attorno ai 30-40 casi, ma rispetto ad altre nazioni lo scenario è più incoraggiante: l’Italia è tra i Paesi con l’incidenza più bassa nel mondo. Un dato positivo che secondo Gianni Rezza si deve alla campagna di vaccinazione, ed al rispetto delle norme anti Covid tra cui l’uso della mascherina.
In previsione del futuro, l’esperto ha lanciato un monito relativo ad una probabile nuova epidemia, parlando di una possibile malattia x che potrebbe diffondersi nel mondo tra 10 o 50 anni. “Il Coronavirus ci ha insegnato che ci aspettavamo un’influenza ed è arrivata una pandemia. Abbiamo altri virus, per esempio quelli trasmessi dalle zanzare che a causa dei cambiamenti climatici potrebbero assumere dimensione internazionale. Quelli che ci preoccupano di più, tuttavia, sono quelli respiratori” – le parole di Rezza.
Leggi anche: Un gruppo di scienziati scopre un anticorpo monoclonale in grado di proteggere dall’infezione
In vista di futuri scenari, che potrebbero rinnovare la condizione di emergenza sanitaria, Rezza ha invitato ad essere previdenti e cauti, sempre molto attenti alla protezione individuale per non favorire lo sviluppo di una nuova pandemia.