Un’analisi condotta da un gruppo di ricercatori degli Stati Uniti è giunta alla conclusione che la vaccinazione antinfluenzale annuale ha un effetto positivo sul decorso del Covid-19. Gli esperti americani hanno confermato questo dato, al termine di uno studio che ha permesso di rilevare degli effetti positivi sul Covid e così evitare il rischio di una malattia grave. Per questo la vaccinazione contro i virus dell’influenza è raccomandata soprattutto alle persone di età superiore ai 60 anni, ai malati cronici ed alle donne in gravidanza.
Gli effetti della vaccinazione antinfluenzale sul sistema immunitario umano sarebbero dunque vantaggiosi per combattere la pandemia, perciò si suggerisce che le persone giovani e sane vengano vaccinate contro l’influenza in autunno.
Lo studio sugli effetti positivi della vaccinazione antinfluenzale sul Covid-19
Un team di ricercatori di una scuola di medicina di Miami, in Florida, ha analizzato i dati dei pazienti di tutto il mondo, per indagare questa tesi per poi illustrare i risultati nel corso del Congresso europeo online di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID). Le conclusioni dello studio hanno dimostrato che i pazienti Covid vaccinati contro l’influenza soffrono meno spesso di gravi conseguenze (trombosi venosa profonda, ictus o sepsi) e devono recarsi al pronto soccorso oppure al reparto di terapia intensiva meno spesso. La percentuale di pazienti deceduti a causa del Coronavirus però non è risultata differente tra i gruppi.
I ricercatori della Miller School of Medicine dell’Università di Miami hanno esaminato i dati dei pazienti provenienti da tutto il mondo tra cui: Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Italia, Israele e Singapore. Le informazioni contenute nel database elettronico internazionale Trinetx hanno generato due gruppi: uno di prova ed uno di controllo. Tutti i pazienti esaminati avevano avuto il Covid-19 e sono stati selezionati in base a dei precisi fattori quali: età, sesso o malattie pregresse. Ma nel primo gruppo si sono raccolti i soggetti vaccinati contro l’influenza, da 14 giorni a sei mesi prima dell’infezione; mentre nel secondo non facevano parte questi soggetti.
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I risultati dello studio hanno evidenziato in caso di vaccinazione antinfluenzale un 20% in meno di rischio di trattamento intensivo per Coronavirus. Inoltre i pazienti vaccinati per l’influenza avevano un rischio inferiore del 58% di essere portati al pronto soccorso. I ricercatori di Miami hanno esaminato la frequenza di 15 gravi conseguenze dell’infezione virale nei primi 120 giorni dopo il contagio, nel cui elenco sono stati inseriti: insufficienza polmonare acuta, sepsi, ictus, trombosi venosa profonda, embolia polmonare, sindrome da distress respiratorio acuto, dolori articolari, insufficienza renale, perdita di appetito, infarto, polmonite.
Le raccomandazioni degli esperti
Non è la prima volta che si indagano le potenzialità della vaccinazione antinfluenzale nei confronti del Covid, che si riconferma così un supporto positivo nella lotta contro la pandemia. Qualche mese fa uno studio dell’Università del Michigan ha dimostrato che il vaccino antinfluenzale riduce in modo decisivo il rischio di contrarre il Coronavirus: si sono riscontrati gli effetti positivi del vaccino antinfluenzale sul decorso del Covid-19 in primavera.
Anche in questo studio si è notato che il gruppo che non era stato vaccinato contro il virus dell’influenza andava più spesso in ospedale, per essere curato più a lungo e si sono anche registrati casi di soggetti ventilati con maggiore frequenza rispetto al gruppo vaccinato contro l’influenza. Anche in questo studio, la mortalità nei due gruppi non differiva significativamente.
È opinione comune nel mondo scientifico approfondire il tema con ulteriori studi, per scoprire perché la vaccinazione antinfluenzale può proteggere dalle gravi conseguenze della malattia veicolata dal virus del Covid. Secondo gli esperti la vaccinazione antinfluenzale costituisce una strategia importante della lotta alla pandemia, specialmente nei Paesi che non hanno ancora pieno accesso ai vaccini anti Covid.
Oltre a proteggere dalle gravi conseguenze del Coronavirus, la vaccinazione contro l’influenza può anche aiutare a prevenire un “twinkamic”: un’epidemia simultanea di influenza e Covid-19. Ma i ricercatori ribadiscono che la vaccinazione antinfluenzale non è un sostituto della vaccinazione Covid, ma solo una protezione supplementare o temporanea, per questo resta valida la raccomandazione di vaccinarsi contro il Coronavirus.