Quello che molti non sanno, è che esiste un’alternativa alla colonscopia, un esame medico utile, ma senz’altro poco piacevole.
Stiamo parlando della videocapsula del colon, un nuovo metodo per diagnosticare eventuali problemi al colon. Vediamo di cosa si tratta.
Alternativa alla colonscopia: la capsula video-endoscopica
La capsula video-endoscopica aiuta a esplorare l’interno del tratto digestivo. Progettata e commercializzata per la prima volta da una società israeliana denominata Given Imaging, questa PillCam è una capsula che il paziente ingoia come un semplice medicinale.
Per esaminare l’interno del tratto digestivo, i medici possono utilizzare una colonscopia o un’enteroscopia. Questi due metodi non vengono generalmente eseguiti in anestesia generale per evitare che il paziente provi disagio o dolore.
Ma che spesso non riescono a raggiungere le aree desiderate. Per questo motivo, negli anni 2000, la società israeliana Given Imaging ha presentato la sua tecnologia per esplorare l’intestino tenue. La videocapsula è presentata come una capsula più grande della media con due piccole telecamere e una luce.
Il paziente ingerisce la capsula con acqua in modo che possa passare attraverso il tratto digestivo. “Le sue dimensioni di 26 mm per 11 mm e il suo peso di 3,7 grammi gli consentono di essere ingerita senza difficoltà.
Quindi progredirà attraverso l’intero sistema digestivo, dall’esofago al retto, sotto l’effetto delle normali contrazioni dell’intestino”, ha affermato il dott. Nour Tache., gastroenterologo ed epatologo.
L’esperto spiega inoltre che la fotocamera nella capsula può acquisire fino a 8 immagini al secondo. Che vengono poi trasmesse ai sensori per essere valutate dal medico.
La capsula viene poi eliminata automaticamente con mezzi naturali, senza causare disagio al paziente. Consentendogli di continuare le sue normali attività.
Altri benefici della capsula
In Francia, si stima che 17.000 persone abbiano già beneficiato di un esame dell’intestino tenue da parte della capsula del colon. Questa tecnica si è dimostrata utile in alcuni casi: una colonscopia ottica incompleta, non raccomandata o controindicata.
Tuttavia, il metodo di preparazione per l’esame della capsula del colon raccomanda l’aggiunta di fosfato di sodio, che espone al rischio di effetti collaterali. Pertanto, l’Alta Autorità per la salute ( HA) ha indicato che “la capsula del colon appare come un’alternativa parziale alla colonscopia ottica”.
Inoltre, sembrerebbe che l’esame presenti anche altri limiti: in alcuni soggetti non è stata fatta la diagnosi corretta. Infatti questo esame a volte può impedire di localizzare la posizione dei polipi e in alcuni casi rivelarsi incompleto.
Tuttavia, se il medico lo ritiene necessario può comunque consigliarlo al suo paziente: “La videocapsula è principalmente destinata a tre categorie di pazienti: quelli fragili con una controindicazione all’anestesia, quelli in cui la colonscopia è stata incompleta o quelli che rifiutano categoricamente questo esame”, ha affermato un esperto del settore.
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