Contagi Covid in risalita: tra i nuovi ricoverati e vittime i soggetti non vaccinati e chi si è sottoposto ad una sola dose vaccinale

Dal report reso noto dall’Istituto superiore di Sanità, che fa riferimento ai dati compresi tra il 21 giugno ed il 4 luglio, è emerso che i contagi Covid in Italia sono in risalita per via della propagazione della variante Delta. Anche se la sua trasmissibilità rapida preoccupa, non desta invece per ora troppa paura la sua virulenza, contrastata dalla campagna vaccinale.

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Secondo gli ultimi dati illustrati dall’Iss, il numero dei ricoveri è in crescita: a finire in ospedale sono principalmente i soggetti non vaccinati e chi ha ancora completato il ciclo vaccinale. Anche se i contagi Covid sono in risalita, al momento i ricoveri ospedalieri e quelli in terapia intensiva non sono alti, per via dell’efficacia della campagna vaccinale, che in Italia si appresta ad oltrepassare il traguardo dei 60 milioni di dosi iniettate.

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In base ai dati dell’Istituto superiore di Sanità, nelle ultime due settimane sono stati ricoverati in ospedale soprattutto pazienti non vaccinati, seguiti nei numeri dai soggetti coperti da una sola dose, si sono anche registrati ricoveri di soggetti che avevano completato la doppia dose. Una conferma che arriva anche dalle testimonianze dei medici dei reparti, che si sono soffermati sull’analisi dei sintomi dei pazienti. A tal proposito hanno riferito che i soggetti non sottoposti a vaccinazione sono quelli a presentare un quadro sintomatologico più severo.

Contagi Covid risalita

Contagi Covid in risalita: la variante Delta

La variante Delta espone ad un maggiore rischio le categorie più fragili per questo gli esperti ribadiscono di affidarsi alla vaccinazione perché il vaccino previene i sintomi gravi dell’infezione ed anche i decessi. Anche se i vaccinati sono comunque esposti al contagio non rischiano dei sintomi gravi, ma paragonabili a quelli di un brutto raffreddore: la variante Delta tende a causare: naso che cola, mal di gola e starnuti nei vaccinati. Ecco perché è fondamentale vaccinarsi per avvalersi di una maggiore protezione contro i contagi Covid, dal momento che chi non è protetto dal virus potrebbe andare incontro a forme di polmonite gravi in tempi rapidi.

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Nel nostro Paese le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale sono il 47,7% della popolazione. I dati relativi invece ai soggetti vaccinati con una dose segnalano il 55,6% della popolazione. Ad oggi in Italia la maggiore criticità riguarda la fascia 60-69, che risulta quella meno immunizzata a causa dell’elevato numero di soggetti che rifiutano di sottoporsi a vaccinazione e che risultano però i soggetti più a rischio.

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