Ronzii alle orecchie, le principali cause del disturbo e come si cura

In caso di ronzii alle orecchie (acufeni) si avvertono dei continui rumori, a volte intermittenti, anche in assenza di fonti sonore che provengono dall’esterno.

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Il soggetto percepisce così dei fastidiosi tinniti che in genere cessano in modo spontaneo nell’arco di poco tempo.

Nel caso di episodi sporadici si tratta di un fenomeno temporaneo e reversibile che non deve creare allarmismi. Quando però i ronzii alle orecchie sono più assidui devono essere indagati.

Diversi fattori possono causare questo disagio. In alcuni casi l’acufene tende a diventare cronico perché non si trova una cura idonea. Ma ci sono alcuni modi per ridurre l’intensità dei sintomi.

L’acufene si manifesta spesso come un rumore che colpisce le orecchie in modo lieve oppure intenso. E si avverte come un rumore lontano oppure all’interno della testa.

Talvolta il rumore appare in modo graduale in altri casi si palesa invece improvvisamente.

cause responsabili dei ronzii alle orecchie

Le principali cause responsabili dei ronzii alle orecchie

Tra le cause che possono provocare la comparsa di ronzii alle orecchie si deve segnalare la frequentazione di luoghi rumorosi.

Infatti molti operai e lavoratori che frequentano posti di lavoro molto rumorosi sono spesso vittime di un ronzio temporaneo nelle orecchie.

Se si espone l’udito a rumori superiori a 80 decibel per lunghi periodi di tempo si rischiano delle conseguenze.

In alcuni casi può verificarsi la perdita dell’udito o può comparire una forma di acufene cronica. Per questo motivo è obbligatoria per i lavoratori una protezione ad hoc.

Anche alcune condizioni patologiche possono causare questo problema. In presenza di mal di testa, emicranie o forte stress può fare la sua comparsa tale disagio.

Anche in caso di raffreddore si può risentire di ronzii alle orecchie. Questo perché la respirazione risulta difficile e la secrezione può ostruire i percorsi uditivi. Si provoca così pressione e perdita temporanea dell’udito.

L’acufene colpisce spesso i soggetti che soffrono di ipertensione. Quindi è importante mantenere stabile la pressione sanguigna. In questo può essere utile ridurre in modo drastico: lo zucchero, il sale e la caffeina.

Anche un eccesso di cerume nelle orecchie può causare gravi blocchi uditivi e determinare quindi l’acufene.

Se il problema persiste è necessario recarsi da uno specialista per risalire alla causa dei ronzii alle orecchie.

Infatti il problema può diventare cronico se alla base vi è una piccola ripartizione cerebrale.

In tal caso l’acufene cronico è incurabile, ma ci sono dei metodi per ridurre il fastidio come l’agopuntura.

Le cure per trattare l’acufene

In base alla causa dei ronzii delle orecchie si può intervenire con la cura adeguata.

In alcuni casi è difficile risalire alla reale eziologia quindi la cura riguarderà solo il temporaneo sollievo dei sintomi.

Coloro che lamentano gli acufeni si sottopongono ad una specifica pulizia delle orecchie, ed alla rimozione dei tappi di cerume. Dopo questo trattamento di solito si riduce il ronzio.

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In alcuni casi il medico prescrive dei farmaci ad hoc per la cura degli acufeni.

In caso di infezioni di tipo batterico, responsabili del disturbo, si consigliano dei farmaci antibiotici. Invece si prescrivono dei farmaci antipertensivi quando il ronzio alle orecchie dipende da un’alterazione dei valori pressori.

Talvolta i soggetti colpiti da forme gravi di acufene diventano ansiosi e depressi.

Per questo si raccomanda una terapia a base di farmaci antidepressivi. La somministrazione di questa cura tende a migliorare la qualità di vita del paziente.

Se il soggetto non risponde bene alla cura si può eseguire un intervento. Si possono infatti applicare dei dispositivi elettrici per ridurre i ronzii alle orecchie.

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