Covid, 4 sintomi a cui prestare particolare attenzione nel caso in cui si contrae il virus dopo la vaccinazione

Dopo la vaccinazione contro il Covid sono necessarie diverse settimane prima che il corpo sviluppi la piena immunità, che agisce da scudo contro il virus, e gli attuali vaccini in circolazione prevedono per lo più la somministrazione di due dosi per essere pienamente efficaci.

Advertisement

Leggi anche: Covid, trovata la causa delle trombosi associate ai vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson e le soluzioni: lo rivela una ricerca tedesca

In base ad alcune segnalazioni, anche le persone vaccinate possono contrarre il Covid-19. Gli scienziati del King’s College di Londra hanno studiato i casi di infezione dopo il vaccino, esaminando i dati di circa 1,1 milioni di persone che si sono sottoposte a vaccinazione tra il mese dicembre 2020 e metà maggio 2021. Il gruppo di ricerca ha così verificato che 2.278 adulti sono risultati positivi dopo il vaccino (lo 0,2%). Ma la percentuale dei soggetti vaccinati che ha contratto il virus è scesa nei soggetti che hanno ricevuto le due dosi: 187 casi (0,03%).

I ricercatori del King’s College di Londra hanno esaminato centinaia di migliaia di persone nel Regno Unito utilizzando l’app ZOE Covid Symptom Study, e lo studio ha dimostrato che coloro che erano stati vaccinati contro il virus avevano meno probabilità di manifestare i sintomi originali del Coronavirus.

I sintomi Covid che possono manifestarsi nel raro caso in cui si contrae il virus dopo la vaccinazione

I ricercatori hanno identificato una serie di sintomi da tenere in considerazione dopo aver ricevuto il vaccino, che possono segnalare il contagio. Si tratta principalmente di 4 sintomi ricorsivi quali: stranuti, mancanza di fiato,

Starnuti

Covid 4 sintomi a cui prestare starnuti

Sebbene non sia incluso come uno dei sintomi chiave della malattia virale, gli scienziati hanno precisato che potrebbe essere necessario monitorare gli starnuti. Un sintomo che si è riscontrato nel 24% dei casi, confermandosi una manifestazione comune nelle persone sotto i 60 anni che hanno contratto il Covid-19 dopo la  somministrazione del vaccino. Lo starnuto si è dimostrato l’unico sintomo più frequente riscontrato nelle persone vaccinate.

Mancanza di fiato

Un altro sintomo riscontrato dai ricercatori è la mancanza di fiato o l’affanno. Diverse condizioni di salute possono scatenare la mancanza di respiro, tra cui il Covid. Le persone vaccinate contro il virus hanno riferito di una mancanza di respiro, come confermato dallo studio. Si è poi appurato che gli adulti vaccinati che contraggono il virus tendono ad avere un quadro clinico meno grave rispetto a quelli che non hanno avuto il vaccino.

Leggi anche: Covid-19: Al vaglio degli scienziati la nuova terapia che prevede l’utilizzo delle nanoparticelle per bloccare la diffusione del virus

Mal d’orecchi

Questo sintomo è un altro potenziale segno clinico che può rivelare alle persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Coronavirus di aver contratto la malattia. Il campione di soggetti esaminato dai ricercatori si è lamentato di episodi di acufene, una condizione che provoca un ronzio persistente nelle orecchie ed un udito diminuito. In caso di dolore all’orecchio nei giorni successivi alla somministrazione del vaccino, è bene non sottovalutare il fastidio perché potrebbe essere un sintomo del contagio.

Linfonodi gonfi

Un effetto collaterale associato alla vaccinazione, anche se poco comune, è la comparsa di gonfiore a carico delle ghiandole sotto l’ascella oppure il collo, che di solito scompare spontaneamente entro pochi giorni.

Si ricorda che una persona su quattro può sviluppare effetti collaterali dopo il vaccino anti Covid quali: sudorazione, brividi, affaticamento e dolori. Di solito raggiungono il picco nelle prime 24 ore dopo l’iniezione e durano uno o due giorni; in caso di questi sintomi si può chiedere consiglio al proprio medico.

Nel caso dei linfonodi gonfi, questa manifestazione potrebbe anche essere un segno di un’infezione in corso dopo la vaccinazione.

Leggi anche: Immunità al Covid: gli anticorpi che proteggono contro il virus rimangono presenti nell’organismo per più di 12 mesi

Advertisement
CONDIVIDI ☞