Malato guarisce completamente dal cancro dopo un rivoluzionario intervento chirurgico con un robot simile ad un polpo

Una tecnologia rivoluzionaria ha reso possibile quello che appariva fino a qualche tempo fa un sogno: un malato guarisce completamente dal cancro grazie ad un robot simile ad un polpo che ha permesso di realizzare un intervento delicato. Una tecnologia rivoluzionaria ha reso possibile ottenere tale esito, come riferito da Emily Morgan, redattrice di ITV News Health.

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Cinque anni dopo aver subito un trattamento antitumorale pionieristico presso il Royal Marsden Hospital di Londra, Mark Howell è riuscito a sconfiggere il cancro. Dopo aver ottenuto i risultati del test sul cancro, Mark con grande entusiasmo ha annunciato: “È quello che tutti vogliono sentire […]. Una notizia assolutamente fantastica e brillante. Incredibile…Fantastica”.

Uomo completamente libero cancro

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Grazie ad un intervento chirurgico con un robot malato guarisce completamente dal cancro

Il chirurgo Asif Chaudry ha usato un robot simile a un polpo per operare il cancro esofageo di Mark, che è stato il primo paziente del genere nel Regno Unito ad essere trattato con una simile operazione di chirurgia di alto livello, che ha richiesto l’utilizzo di un robot simile per operare un cancro.  Gli strumenti meccanizzati alla base di questo intervento innovativo permettono di ottenere una visione tridimensionale nel corpo del paziente, consentendo l’intervento chirurgico più accurato mai eseguito. La tecnologia ha avuto così tanto successo che attualmente in tutto il mondo i chirurghi vengono addestrati ad usarla in modo corretto.

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Parlando del robot adoperato nel corso dell’operazione a cui è stato sottoposto il malato oncologico, per trattare il cancro, il dottor Chaudry ha dichiarato: “La cosa sorprendente è quanto sia coinvolgente questo processo perché posso effettivamente ingrandire ed avvicinarmi sempre di più alle strutture che voglio sezionare ed applicare livelli di energia molto controllati, per ottenere il meglio per il paziente senza danneggiare i tessuti che circondano la zona”.

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