I vaccini mRNA, tecnologia alla base dei sieri firmati Pfizer/Biontech e Moderna, spaventano ancora molte persone, sebbene si contino ad oggi milioni di vaccinazioni con questi sieri. Per dissipare i dubbi e sradicare le paure, il biologo molecolare Steve Pascolo ha lanciato un monito.
Steve Pascolo è uno dei tre co-fondatori dell’azienda farmaceutica CureVac, specializzata nello sviluppo di farmaci basati sulla molecola messaggera Has. L’esperto ha cercato di rassicurare sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini mRNA anti Covid che rappresentano una vera e propria “rivoluzione medica”.
Pascolo per convincere i più scettici ha dichiarato: “Non c’è più chimica nel nuovo vaccino contro l’mRNA che in una bevanda dolce, e molte persone la bevono senza esitazione”. Nel corso della sua spiegazione raccolta dal quotidiano svizzero Work, ha ribadito così che i vaccini convenzionali conterrebbero delle sostanze chimiche presenti anche nei conservanti. “Per il vaccino antinfluenzale, sono necessarie anche uova di gallina di milioni di galline. È diverso per il vaccino mRNA anti Covid, non si usano uova. È vegano, per così dire” – ha affermato Pascolo.
I vaccini mRNA: le potenzialità della rivoluzionaria tecnologia
Il capo di Biontech Ugur Sahin ha spiegato le potenzialità della tecnologia mRNA: “Questa è un’informazione genetica che fornisce alle cellule un modello specifico per le proteine. È un processo naturale nelle cellule, proprio come quando si fa una copia dell’hard disk, del DNA, dell’RNA”. Nello specifico Ugur Sahin ha paragonato la molecola messaggera, che è un vettore di informazioni, ad una comune e-mail che viene cancellata subito dopo la lettura, quindi la cellula funziona in base alle nostre istruzioni. “Il trucco è che questo messaggio non finisce come spam, ma viene effettivamente utilizzato come istruzione” – ha precisato Sahin.
Il capo di Biontech ha parlato non solo dei vantaggi dei vaccini mRNA, ma anche dell’applicazione della tecnologia per dei farmaci utili per contrastare gravi condizioni patologiche: “Con questa tecnologia dovrebbe essere possibile anche in futuro curare malattie della civiltà come il cancro o il morbo di Alzheimer“.