Covid, i vaccini Moderna e Pfizer assicurano un’immunità più lunga: le conclusioni di nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature

In base ai risultati di un recente studio, le cui conclusioni sono state pubblicate sulla rivista Nature, i vaccini Moderna e Pfizer potrebbero innescare un’immunità più duratura nel corpo, in grado di proteggere dal Covid per anni.

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Queste ultime scoperte si aggiungono alle recenti evidenze riscontrate nella maggior parte delle persone vaccinate con la tecnologia dell’mRNA, che potrebbe non aver bisogno di una vaccinazione di richiamo. Lo stesso vale per le persone che si sono riprese dal Covid-19, prima di essere vaccinate, anche se il virus sta cambiando in modo significativo.

Gli scienziati hanno osservato che le cellule immunitarie risultano capaci di combattere il virus anche mesi dopo l’inoculazione dei vaccini Moderna e Pfizer. Diversi studi scientifici hanno indicato che l’immunità potrebbe durare anni, se non tutta la vita, nelle persone che sono state infettate dal Coronavirus ed in seguito vaccinate. Finora le indagini non hanno permesso di chiarire se la vaccinazione da sola è in grado di avere un effetto duraturo. Partendo da questo interrogativo, Ali Ellebedy, immunologo della Washington University di Saint Louis, negli Stati Uniti, ed i suoi colleghi hanno condotto una ricerca sul tema.

vaccini Moderna e Pfizer possono offrire un immunita

Covid, i vaccini Moderna e Pfizer assicurano un’immunità più lunga: i dati dello studio

Il team ha reclutato 41 persone, 8 delle quali erano state contagiate dal virus, che sono state vaccinate con due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech. In 14 di queste persone, il team ha prelevato campioni di linfonodi con una cadenza di: tre, quattro, cinque, sette e quindici settimane dopo la prima dose. Così hanno evidenziato una forte reazione immunitaria quattro mesi dopo.

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Gli scienziati hanno rilevato che dopo l’infezione da Covid e dopo essersi sottoposti ai vaccini Moderna e Pfizer, nei linfonodi si forma una struttura specializzata, chiamata centro germinativo. All’interno di questa struttura, i linfociti B, il gruppo dei globuli bianchi responsabili della difesa immunitaria, diventano sempre più sofisticati tanto da apprendere a riconoscere un insieme diversificato di sequenze genetiche virali.

Nel corso dello studio, il team di Ali Ellebedy ha notato che a distanza di quindici settimane dalla prima dose del vaccino, il centro germinativo risultava molto attivo nelle 14 persone esaminate nel campione di studio. Deepta Bhattacharya, immunologa dell’Università dell’Arizona a tal proposito ha precisato che di solito dopo quattro-sei settimane non rimane molto, invece si è notato che nei soggetti vaccinati oppure in precedenza contagiati dal Covid, i centri germinali, stimolati dai vaccini mRNA sono ancora attivi, dopo mesi, e non si registra un significativo declino nella maggior parte delle persone.

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Gli scienziati però non sono riusciti a prevedere l’esatta durata dell’immunità assicurata dai vaccini mRNA: in teoria la copertura protettiva potrebbe durare tutta la vita, secondo quanto riferito dagli esperti. Ma questa ipotesi andrebbe verificata, tenendo conto anche delle varianti in evoluzione.

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