La stagione influenzale è alle porte, e per questo il rischio di confondere il quadro clinico dell’influenza con quello del Covid-19 è una possibile evenienza, visto che questi virus hanno molti sintomi simili, anche se sussiste una grande differenza. Ci sono dei segni a cui prestare maggiore attenzione, come avvertono i medici, dal momento che la pandemia ha completamente cambiato il modo in cui si risponde ad eventuali manifestazioni che fanno sospettare la malattia.
Il Coronavirus è simile al quadro influenzale, infatti i due virus hanno dei sintomi in comune, ma secondo gli esperti c’è un segno importante che permette di fare una diagnosi differenziale, identificando il Covid. Secondo quanto riportato dagli Stati Uniti Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), sia l’influenza sia il Covid possono causare un lungo elenco di segni e sintomi quali: febbre, brividi, tosse, mancanza di respiro, affaticamento, mal di gola, naso che cola o chiuso, dolore, vomito, diarrea e mal di testa. Oltre al malessere generale ed alla stanchezza, la perdita dell’olfatto e del gusto (condizioni note in medicina come “anosmia” e come “ageusia”) sono il segno più importante che attesta il contagio da Coronavirus.
I sintomi che identificano il quadro clinico dell’influenza e quello del Covid-19
“I sintomi ed i segni clinici dell’influenza e del Covid-19 sono praticamente identici, a parte la perdita dell’olfatto e del gusto” – ha spiegato al Wall Street Journal il dottor Daniel Uslan, Co-Chief Infection Prevention Officer presso l’UCLA Health di Los Angeles.
Sebbene il deficit dell’olfatto sia uno dei primi sintomi riportati nella maggior parte dei casi, i medici avvertono che non tutti i pazienti Covid risentono della perdita del gusto o dell’olfatto. Questo vale anche per le persone che sono vaccinate che potrebbero andare incontro a sintomi più lievi ed una durata più breve della malattia, in tal caso l’infezione potrebbe sembrare simile all’influenza. Il CDC ha anche evidenziato la differenza nei tempi di incubazione dei due virus: i sintomi influenzali compaiono di solito da uno a quattro giorni dopo l’infezione, mentre per il Coronavirus occorrono in media cinque giorni. Tuttavia, i medici avvertono che è probabile che la variante Delta causi sintomi più rapidi rispetto ai ceppi precedenti.
Dal momento che risulta difficile tenere conto del periodo di incubazione come discriminante tra i due virus, si potrebbe correre il rischio di essere infettati da entrambi. Anche se si tratta di un’evenienza non comune, i medici affermano che è possibile essere infettati contemporaneamente dai due virus: “Possono verificarsi co-infezioni, specialmente nei bambini piccoli” – ha affermato il dottor Flor Munoz, specialista in malattie infettive pediatriche presso il Texas Children’s Hospital di Houston in un suo intervento al Wall Street Journal.
In conclusione, gli specialisti concordano che si registrerà una diffusione inferiore alla media del quadro delle influenze stagionali, e come conseguenza tenderà ad aumentare la probabilità che i sintomi siano dovuti al Coronavirus. Vige dunque la raccomandazione, per chiunque si senta di avere i sintomi influenzali, di isolarsi e di consultare subito un medico, per sottoporsi ad un test per accertare l’eventuale positività al Covid.