La combinazione di vaccini anti Covid-19 funziona meglio per garantire una risposta immunitaria più efficace contro il virus: questa la conclusione a cui sono giunti vari studi negli ultimi mesi. Diverse indagini hanno dimostrato che la combinazione con due diversi vaccini, può fornire una migliore protezione: una valutazione scientifica resa nota attraverso la pubblicazione dei risultati. Si può ottenere una risposta immunitaria significativamente più forte dalla combinazione del siero BioNTech e Pfizer, come rilevato da uno studio che ha notato una maggiore protezione anche contro le varianti di virus.
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Il gruppo di ricerca, guidato dalla professoressa di immunologia Martina Sester presso la Saarland University, al termine delle indagini ha annunciato l’efficacia delle combinazioni di vaccini contro il virus SARS-CoV-2. I risultati dello studio dopo maggiori approfondimenti sono stati pubblicati sulla rinomata rivista specializzata “Nature Medicine“.
Queste conclusioni poi sono state prese in considerazione dalla Commissione vaccinale permanente (STIKO), che ad oggi raccomanda la vaccinazione combinata anche per le persone di età superiore ai 60 anni. Secondo un comunicato stampa, il team di ricerca della professoressa Sester ha dimostrato che se il vaccino AstraZeneca viene combinato con il principio attivo BioNTech / Pfizer nella seconda vaccinazione, le persone vaccinate possono beneficiare di una risposta immunitaria più forte rispetto ad una doppia vaccinazione con AstraZeneca.
Lo studio sulla risposta immunitaria con combinazione di vaccini
Una tesi sostenuta dai dati raccolti su 216 persone, che hanno preso parte allo studio per testare la forza della risposta immunitaria due settimane dopo il completamento del ciclo vaccinale. I partecipanti sono stati vaccinati presso l’ospedale universitario della Saarland a Homburg nel corso della primavera. Un gruppo ha ricevuto una doppia vaccinazione AstraZeneca, un altro una doppia vaccinazione BioNTech/Pfizer, ad altri soggetti è stata somministrata una combinazione di entrambi i vaccini: la cosiddetta vaccinazione eterologa, a distanza di 9-12 settimane. Alcuni soggetti del campione hanno anche ricevuto il vaccino Moderna oppure una combinazione di AstraZeneca e Moderna.
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Martina Sester, docente di immunologia dei trapianti e delle infezioni alla Saarland University, ha spiegato: “Considerato il fatto che la Commissione permanente per le vaccinazioni ha dovuto raccomandare la vaccinazione eterologa a marzo senza studi di approvazione effettivi, erano urgentemente necessarie analisi come le nostre del laboratorio per l’immunologia dei trapianti e delle infezioni. Non solo abbiamo esaminato quanti anticorpi si erano formati contro il Coronavirus nelle persone vaccinate, ma abbiamo anche determinato la forza dei cosiddetti anticorpi neutralizzanti. Questo ci dice quanto bene gli anticorpi impediscono al virus di entrare nelle cellule”.
L’analisi della formazione di anticorpi ha evidenziato che una vaccinazione combinata AstraZeneca-BioNTech ed una doppia vaccinazione BioNTech ha un’efficacia maggiore rispetto ad una doppia vaccinazione AstraZeneca.
Le conclusioni sulla combinazione di vaccini per una maggiore protezione dal Covid-19
Nel caso degli anticorpi neutralizzanti, la vaccinazione combinata ha mostrato risultati leggermente migliori con la doppia vaccinazione Biontech. I ricercatori hanno esaminato due tipi di cellule T: le cellule T helper che supportano nella produzione di anticorpi e se infette vengono distrutte, attivando le cellule T killer che hanno il compito di prevenire gravi decorsi del Covid-19.
Secondo gli esperti, la combinazione vaccinale di AstraZeneca e BioNTech e la doppia vaccinazione BioNTech ha dimostrato un notevole vantaggio nella formazione di entrambi i tipi di cellule. La vaccinazione eterologa ha portato alla reazione più forte nella formazione delle cellule killer, simile agli anticorpi neutralizzanti.
Gli scienziati sono rimasti sorpresi dai risultati: “Questo è stato anche il motivo per cui l’abbiamo reso pubblico in una fase iniziale e non abbiamo aspettato l’inizio del processo di revisione scientifica” – ha spiegato il prof. Sester. Per la pubblicazione scientifica dello studio, i ricercatori hanno valutato altri fattori: il sesso, l’età, la domanda su quale combinazione di vaccini avesse il maggior numero di effetti collaterali. Ad oggi i ricercatori stanno esaminando se le persone con malattie precedenti con difese immunitarie indebolite da farmaci non dovrebbero ricevere una versione combinata come terza vaccinazione per produrre una più ampia risposta immunitaria.