Il peggio non è passato, ma arriva dopo essere guariti dal Covid: il virus riduce le dimensioni del cervello e lascia tracce permanenti

Dopo essere guariti dal virus, un’alta percentuale di pazienti va incontro alla cosiddetta sindrome neurologica post Covid: una conseguenza che colpisce 7 pazienti su 10. Questa sindrome si caratterizza per una serie di sintomi da ascrivere ad un’azione nociva del Coronavirus, che riduce le dimensioni del cervello lasciando nel soggetto degli strascichi permanenti. Una complicanza che nei casi più gravi causa una riduzione della stessa materia grigia.

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I guariti dal virus non solo possono manifestare i segni del Long Covid (astenia, difficoltà respiratorie, dolore nella sede toracica, dolori articolari e muscolari, perdita del gusto o dell’olfatto) ma anche la sindrome neurologica post Covid. Un gruppo di ricerca della Penn State College of Medicine ha sottoposto a revisione ben 57 report contenenti i dati di 250.351 di pazienti adulti e bambini non vaccinati che hanno contratto il virus nell’arco temporale compreso tra dicembre 2019 e marzo 2021. Si è così registrata una prevalenza dei casi nei soggetti maschi con età media di 54 anni, ed in più delle complicanze durature.

La sindrome neurologica post Covid: lo studio

I ricercatori hanno monitorato i pazienti guariti dal Covid da tre intervalli ad un mese, da 2 a 5 mesi e da 6 in poi, rilevando una criticità: un quadro preoccupante. Per quanto riguarda il benessere generale è emerso che più della metà ha avuto degli strascichi evidenziando non solo febbre e dolore ma anche perdita di peso e stanchezza cronica. Inoltre si è notata una diminuzione della mobilità nei pazienti guariti (un guarito su 5).

il virus riduce le dimensioni del cervello

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Tra le altre conseguenze: un guarito su 4 faticava a concentrarsi; un paziente su 3 ha manifestato disturbi d’ansia; 6 guariti su 10 hanno evidenziato anomalie dell’imaging del torace e più di un quarto dei pazienti ha sviluppato difficoltà respiratorie. Tra le altre complicanze del post Covid scoperte dagli studiosi ci sono anche: problemi cardiovascolari (dolore toracico e palpitazioni), problemi digestivi ed anomale eruzioni cutanee. Secondo gli esperti del Penn State Center for Neural Engineering i meccanismi con cui il Covid-19 scatena delle conseguenze permanenti nei pazienti guariti non sono al momento spiegabili in modo certo, anche se si ipotizza che sono da imputare ad un eccessivo carico del virus sul sistema immunitario.

In caso di “Neuro-Covid”, quali sono i sintomi

In pratica nella sindrome neurologica post Covid, il virus può trovare riparo nel sistema nervoso attivando la sindrome neurologica post Covid che include sintomi nervosi. In questo caso si parla anche di “Neuro-Covid” se colpisce in modo più severo i pazienti: nella risonanza magnetica si nota una riduzione della materia grigia. La casistica della sindrome neurologica post Covid, nei guariti dal virus interessa in media il 70% dei soggetti e provoca manifestazioni di media gravità come ad esempio: sbalzi di umore, alterazioni del sonno, disturbi di memoria, difficoltà a concentrarsi.

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Recenti indagini hanno inoltre scoperto delle alterazioni strutturali sul cervello che avvalorano lo sviluppo della sindrome neurologica post Covid. Secondo i risultati dello studio Covid Next dell’Università di Brescia e dell’Istituto Neurologico Besta di Milano, pubblicato su Neurological Sciences, si è segnalato che probabilmente il principale bersaglio del virus SARS-CoV-2 potrebbe essere il cervello, dal momento che dopo il ricovero i pazienti lamentano in prevalenza dei sintomi neurologici e psichiatrici piuttosto che quelli respiratori e di tipo metabolico.

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