Anche le persone che hanno completato il ciclo vaccinale possono essere infettate dal virus SARS-CoV-2, ed uno studio che arriva dalla Gran Bretagna mostra che i sintomi del Covid di coloro che sono già stati vaccinati possono differire da quelli dei non vaccinati. Soprattutto nelle persone più giovani, i sintomi spesso assomigliano ad un’influenzale, per questo un’infezione da Coronavirus può essere scambiata per un raffreddore, un quadro clinico che si presenta in caso di contagio della variante Delta.
In tal caso si sono identificati sintomi lievi, e rari decorsi della malattia gravi o pericolosi. I classici sintomi di un’infezione da Covid-19 individuati all’inizio della pandemia non sono più così frequenti (febbre, mancanza di respiro, tosse secca, perdita dell’olfatto o del gusto). Con la variante Delta, si è osservato un cambiamento delle manifestazioni con sintomi del Covid, che sono diversi tra vaccinati e non vaccinati.
Un vasto studio condotto in Gran Bretagna ha illustrato nel dettaglio il diverso quadro sintomatologico tra le persone infette analizzando più di quattro milioni di persone. Dai dati raccolti è emerso che la comparsa della variante Delta ha determinato dei cambiamenti nei sintomi. Nei non vaccinati l’infezione da SARS-CoV-2 può essere priva di sintomi, ma può anche portare a un decorso grave della malattia, risentendo dell’influenza diretta di fattor i quali: età, salute e condizione fisica.
I sintomi del Covid sono diversi tra vaccinati e non vaccinati
Lo studio dei ricercatori britannici conferma che i sintomi segnalati dalle persone infette non vaccinate, di solito assomigliano ai classici sintomi registrati ad inizio pandemia quali: mal di testa; mal di gola; naso che cola; febbre; tosse persistente. La perdita dell’olfatto e la mancanza di respiro, che un tempo erano considerati segni classici del Covid, si verificano ancora con la variante Delta, ma meno spesso.
I dati dei ricercatori hanno dimostrato che le persone infette che erano già state vaccinate hanno riportato meno sintomi in un periodo di tempo più breve. Si presume quindi che coloro che sono stati vaccinati si ammalino meno e si riprendano più rapidamente. Per quanto riguarda i sintomi più comuni nelle persone vaccinate, si sono registrati in ordine di priorità:
- mal di testa
- naso che gocciola
- mal di gola
- starnuti e tosse persistente
I soggetti con protezione completa della vaccinazione nel caso di infezione hanno riportato solo sintomi lievi. Ad esempio la tosse persistente, uno dei principali segni di un’infezione da Covid-19 lo scorso anno, si è verifica meno spesso nelle persone vaccinate. Tra i sintomi riportati più comunemente da coloro che erano completamente vaccinati sono emersi:
- mal di testa
- naso che cola
- starnuti
- mal di gola
- perdita dell’olfatto
Dal momento che starnuti e mal di gola sono delle manifestazioni comuni del raffreddore, c’è il rischio di scambiare l’infezione da Coronavirus per una simil-influenzale con il rischio di trasmettere il virus. Chi si è sottoposto a vaccinazione e starnutisce di frequente dovrebbe eseguire un test in via precauzionale per escludere l’infezione da SARS-CoV-2. Anche nelle persone più giovani, i sintomi assomigliano ad un’infezione influenzale e sono spesso lievi: si corre il rischio di trasmettere il virus inavvertitamente.
Non è però chiaro se i cambiamenti nella sintomatologia siano effettivamente dovuti alla variante Delta perché molte persone anziane si sono vaccinate e lo studio condotto in Gran Bretagna ha osservato soprattutto casi di infezioni nei più giovani, quindi i diversi sintomi potrebbero essere dovuti all’età dei partecipanti allo studio.