La variante Delta mette in allarme anche i vaccinati che devono fare attenzione a rispettare le norme di prevenzione, anche se le stime annunciano che solo 2 persone vaccinate su 10 rischiano il contagio in particolare nei luoghi chiusi. Le dovute precauzioni sono fondamentali per tutelare i soggetti fragili come ribadito dagli esperti e come precisato da Paolo Bonanni, professore ordinario di Igiene. Malgrado le misure adottate dal Governo, il Green pass sembrerebbe insufficiente a contrastare la diffusione della variante Delta. Questa nuova mutazione del virus si conferma temibile, visto il suo alto livello di trasmissibilità e per questo continuano i proclami a vaccinarsi.
Da quanto reso noto dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), la vaccinazione completa garantisce un alto livello di protezione contro la malattia grave ed il decesso. Ema ed Ecdc in una nota stampa congiunta hanno precisato: “Fino a quando più persone non saranno completamente vaccinate, tutti dovrebbero continuare a indossare le mascherine e rispettare il distanziamento sociale. Anche le persone che hanno ricevuto un programma di vaccinazione completo”.
Vaccinati con doppia dose: prevenzione in caso di variante Delta
La variante Delta espone al rischio di contagi non solo i non vaccinati ma anche i soggetti fragili (anziani e bambini). Ma gli esperti continuano a denunciare che la risposta al vaccino non è analoga in tutti, e che nel caso dei soggetti immunodepressi la protezione risulta limitata. La diffusione della nuova variante del Covid evidenza che un soggetto non vaccinato potrebbe contagiarsi e trasmettere il virus ad una persona fragile. Per tutelare i bambini è importante che si vaccinino i genitori, resta comunque la raccomandazione è quella di tenere la mascherina in presenza di anziani.
Gli esperti consigliano anche di fare attenzione nel caso dei raduni familiari magari facendo ricorso ai tamponi rapidi per una maggiore sicurezza. Se sono tutti vaccinati non è necessaria la mascherina al cospetto di anziani e di soggetti fragili mentre serve usarla in luoghi chiusi in presenza di sconosciuti.
Le indicazioni degli esperti
Per quanto riguarda i contatti, come ad esempio gli abbracci, le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono più tutelate, ma solo se non si sono esposte ad un eventuale rischio di infezione frequentando luoghi chiusi ed affollati dove si sono potute imbattere nei super diffusori del virus. Il rischio di infettarsi dopo due iniezioni persiste (circa del 20%) per questo si conferma la raccomandazione di affidarsi alla mascherina Ffp2 che fornisce una sicurezza molto elevata.
Secondo gli esperti la mascherina deve aderire al viso per assicurare una protezione maggiore ed il modello più indicato è quello con l’elastico che passa da parte a parte, all’altezza della nuca. Gli esperti segnalano che i viaggi in aereo sono sicuri per il costante ricambio d’aria, nel caso dei vaccinati si conferma la raccomandazione di indossare la mascherina regolarmente. Per i vaccinati non è prevista una quarantena ridotta, i contatti stretti di un soggetto positivo a Sars-CoV-2 devono rispettare lo stesso periodo di isolamento.
Se si prendono i mezzi del trasporto pubblico, il rischio di contagio aumenta nel caso di tratte della corsa lunghe se il mezzo risulta eccessivamente affollato. Si suggerisce di proteggersi se si prende il treno o la metropolitana negli orari di punta, indossando comunque la mascherina Ffp2 oppure una doppia mascherina.