Vinca, la pianta medicinale conosciuta per la sua azione diuretica, curativa, ipoglicemica ed antitumorale

La vinca (Catharanthus roseus), nota con il nome comune di pervinca, è una pianta originaria del Madagascar, diffusa in quasi tutto il Brasile, che vanta delle preziose proprietà medicinali.

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Nello specifico si tratta di una pianta ornamentale che fa parte della famiglia delle Apocynaceae, originaria dell’Europa e dei tropici.

Il genere noto come Vinca rosea comprende specie erbacee perenni, erette o striscianti. Questa pianta fiorisce tutto l’anno e raggiunge i 40 cm a 80 cm di altezza, è molto resistente alla siccità ed al calore.

Dal momento che richiede poco spazio e cresce facilmente, si trova spesso a decorare piazze, giardini ed aiuole.

Le sue foglie sono ovali e sfoggia dei fiori a cinque petali di vari colori (viola, rosso, giallo, blu e bianco). La pianta cresce velocemente e la semina avviene da semi o da piantine.

La pervinca è da sempre considerata tossica, solo di recente si è rivalutata grazie alla scoperta delle sue potenti virtù medicinali.

Così come alleata della salute, la vinca si usa come rimedio naturale da parte della medicina popolare.

Vinca, la pianta dalle benefiche proprietà medicinali

Vinca: le sue proprietà medicinali

Da questo genere di pianta ornamentale si estrae una sostanza chiamata vincristina, che vanta una preziosa azione antitumorale. Una simile sostanza è in grado di inibire la formazione del fuso mitotico delle cellule cancerogene, anche se la sua sintesi è difficile.

Oltre ad essere considerata una pianta medicinale dall’attività anti cancro, vanta anche proprietà diuretiche, curative ed ipoglicemiche.

Si può infatti assumere la vinca sotto forma di infuso per controllare il diabete e la pressione.

Ma la pianta è efficace anche per arrestare il sanguinamento e per favorire la guarigione cutanea.

Come rimedio si utilizza ampiamente in India sotto forma di macerato, che si applica sulla zona colpita da punture di vespe.

La vinca è usata inoltre nella produzione di vari farmaci, in particolare le varietà vindesine e vincristina aiutano a trattare alcuni tipi di cancro tra cui la leucemia giovanile.

Ma si devono seguire le raccomandazioni mediche prima di assumere il rimedio, in quanto è una pianta considerata allucinogena: la linfa di vinca è molto tossica. Si consiglia di evitare il contatto diretto con la pelle e gli occhi.

Quindi come rimedio si deve usare con cautela perché se assunta a dosi elevate può causare effetti collaterali.

In caso di assunzione della pianta possono sorgere dei sintomi entro le 24 ore quali: con nausea, vomito e febbre.

Si possono manifestare anche dei sintomi tardivi, nella prima settimana, quali: cefalea, delirio, allucinazioni, insonnia, convulsioni, neuropatie. Nei casi di avvelenamento grave il soggetto può finire in coma.

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