Si è esposti a diversi problemi di salute quando la tiroide non funziona bene, per questo è importante seguire la giusta dieta per preservare la ghiandola.
Il regime alimentare da adottare consiste nel suddividere la dieta in 5 pasti al giorno.
Ogni pasto deve includere degli alimenti che contribuiscono a migliorare la salute di questa ghiandola decisiva per il corpo. Inoltre si raccomanda una maggiore attività fisica su base giornaliera.
La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla sita nel collo. Il suo ruolo è quello di regolare varie funzioni. Inoltre è coinvolta nella produzione di ormoni che regolano il metabolismo.
Talvolta la ghiandola può essere colpita da qualche disturbo da indagare con cura.
Di solito, lo iodio è uno dei fattori responsabili dei disturbi a carico della ghiandola tiroidea.
Infatti gli ormoni tiroidei contengono iodio. Quindi una dieta con sufficiente disponibilità di iodio previene le anomalie che possono colpire la tiroide. In particolare, è bene evitare sia l’ipertiroidismo sia l’ipotiroidismo.
La giusta alimentazione in caso di ipertiroidismo
Con il termine ipertiroidismo si fa riferimento ad un problema che sorge quando la ghiandola tiroidea è troppo stimolata, e produce più ormoni del normale.
Come conseguenza il metabolismo tende ad accelerare. Ne derivano sintomi quali: irritabilità, sudorazione eccessiva, ansia e difficoltà ad addormentarsi. Inoltre il soggetto risente di: debolezza, perdita di peso, caduta di capelli.
In tal caso la giusta dieta della tiroide deve essere ricca di frutta e di verdura. Si raccomanda una dieta a basso contenuto di iodio, per evitare l’iperattività della ghiandola.
Quindi è bene ridurre il più possibile: il sale iodato, i latticini, il pesce, i frutti di mare, il tuorlo d’uovo, la soia ed i suoi derivati, i cibi preparati e precotti.
Invece si possono consumare con moderazione: i cereali e la pasta con iodio, la carne (pollo, tacchino, maiale).
Tra gli alimenti che si possono consumare ci sono: frutta, verdura, noci, bianco d’uovo, cereali a basso contenuto di iodio.
La dieta che si prende cura della tiroide in caso di ipotiroidismo
In caso di ipotiroidismo si registra una ridotta produzione di ormoni tiroidei. Quindi il metabolismo rallenta.
L’ipotiroidismo causa sintomi quali: affaticamento, sonnolenza, perdita di capelli, secchezza della pelle, depressione, aumento di peso. Questi sintomi complessi andrebbero monitorati da un medico endocrino.
L’ipotiroidismo non si risolve solo aumentando il consumo di iodio. Si deve non solo curare la dieta per migliorare la funzionalità della tiroide ma anche fare dell’esercizio fisico.
Per mangiare in modo sano è bene seguire una dieta varia e ad alto contenuto proteico.
Tra gli alimenti da ridurre ci sono: i cibi trasformati o precotti, i grassi, lo zucchero.
Invece si possono consumare con moderazione: i cereali con glutine, la soia ed i suoi derivati, le verdure crocifere, la frutta (pesca, pera, fragole).
Tra gli alimenti da consumare in abbondanza ci sono: le uova intere, la carne, il pesce, i latticini, i cereali senza glutine, la frutta e la verdura.