Linfonodi ingrossati: ecco perché questo tipo di nodulo compare sul collo, nella zona dell’inguine o sotto le ascelle

Le ghiandole linfatiche sono dei piccoli organi situati in tutto il corpo, dalla forma tondeggiante o di fagiolo, che sono disposti lungo le vie linfatiche per svolgere il compito di filtro, a volte i linfonodi ingrossati possono comparire in particolari sedi per specifici motivi. Questi piccoli organi sono responsabili non solo del filtraggio ma prendono anche parte alla difesa del sistema immunitario. A volte può capitare che i linfonodi si ingrandiscano e diventino dolorosi, in particolare può apparire un nodulo nella zona del collo, dell’ascella o dell’inguine.

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Si tratta di una manifestazione che prende il nome medico di linfoadenopatia, con cui si identifica un’infiammazione che non è altro che la risposta del sistema immunitario all’infezione oppure ad un tumore, come ha spiegato il medico di emergenza il dottor Gerald Kierzek. A cosa servono i linfonodi? Questi piccoli organi che non superano un cm di diametro rendono possibile il percorso della linfa, un fluido biologico pieno di cellule, inclusi leucociti e globuli bianchi. Ecco perché sono coinvolti nel sistema immunitario e sono responsabili della protezione dell’organismo da agenti esterni come virus e batteri.

Ghiandole gonfie1

Linfonodi ingrossati: cause, esami e sintomi

Quali sono le possibili cause di un linfonodo gonfio? Secondo Gérald Kierzek, in base alla sede che subisce l’attacco ed alle cause si può verificare un rigonfiamento.

A livello del collo

Se il linfonodo si evidenzia sotto le orecchie o nella zona della gola, potrebbe trattarsi di un’infezione otorinolaringoiatrica come nel caso di: tonsillite, infezione all’orecchio, nasofaringite, ascesso, cisti, gengivite. Se il nodulo gonfio si trova nella parte posteriore del collo, potrebbe essere dovuto ad un’infezione o flogosi del cuoio capelluto. Se il nodulo appare vicino alla clavicola si potrebbe trattare di un segno da ascrivere a dei danni ai polmoni, all’esofago o allo stomaco.

Se la causa non è stata identificata o se il trattamento non si è dimostrato efficace, è opportuno consultare il medico oppure il dentista. In tal caso si possono eseguire degli esami più approfonditi come un’esplorazione ORL del condotto uditivo, del naso o della gola. Se poi il linfonodo è vicino alla clavicola, potrebbe essere necessario rivolgersi ad uno specialista, uno pneumologo oppure un gastroenterologo per iniziare il trattamento per l’infezione o per eseguire una radiografia, una TAC, un’endoscopia o una puntura del linfonodo.

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Sotto le ascelle o l’inguine

L’infiammazione sotto le ascelle può verificarsi in caso di infezione all’attaccatura dei peli o per via di una lesioni al braccio o alla mano. In alcuni casi, un linfonodo ascellare rivela un’anomalia a carico del seno. Se il nodulo si manifesta nella zona inguinale, potrebbe essere causato da un’infezione dei peli pubici, oppure da un’irritazione della vagina o dell’ano, talvolta può sorgere come conseguenza di un’infezione a trasmissione sessuale (herpes o sifilide).

In caso di linfonodi ingrossati sotto le ascelle o nell’inguine, è opportuno consultare un medico generico oppure un ginecologo per esaminare il seno. Lo specialista può eseguire una mammografia oppure un’ecografia e decidere se eseguire un prelievo aspirando il contenuto. Se il nodo è all’inguine, saranno necessari campioni per esaminare l’eventuale presenza di patogeni. Se non è stata identificata alcuna infezione, il medico può eseguire un’ecografia pelvica per cercare lesioni alle ovaie, all’utero ed alla vescica.

In più sedi del corpo

In presenza di linfonodi ingrossati in più sedi del corpo, questo può essere un segno di mononucleosi. Inizialmente, i linfonodi colpiscono la gola e poi si diffondono in diversi punti del corpo. Se invece si ha un gatto in casa questo segno può essere dovuto alla malattia da graffio di gatto, una condizione che causa rigonfiamenti dei linfonodi in tutto il corpo. Per identificare la causa di questi noduli, è necessario recarsi in un laboratorio medico per sottoporsi ad esami di sierologia ed all’emocromo. In tutti i casi, la linfoadenopatia dovrebbe essere oggetto di un consulto medico, soprattutto se i linfonodi aumentano di dimensioni e/o diventano dolorosi alla palpazione.

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Talvolta i linfonodi si gonfiano in caso di malattia infettiva, malattia autoimmune o patologia metabolica. In alcuni casi, i linfonodi ingrossati sono un segno rivelatore di un cancro. Secondo gli specialisti oltre al gonfiore di queste ghiandole, possono comparire altri sintomi premonitori se la causa è infettiva: febbre, sudorazione e affaticamento possono precedere la linfoadenopatia. Inoltre, lesioni, contatto con un animale o viaggi recenti possono essere di grande aiuto nel formulare la diagnosi. In presenza poi di lesioni cutanee, artralgia o milza ingrossata spesso si riscontra il gonfiore dei linfonodi.

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