Come sapere se il vaccino Covid-19 ha funzionato: gli esperti spiegano come capire se e quanto la vaccinazione è stata efficace

Come sapere se il vaccino Covid-19 ha funzionato? Questa domanda assilla milioni di persone che per un anno e mezzo di pandemia si sono protetti indossando la mascherina, hanno tenuto le distanze e si sono poi vaccinati. Dopo aver fatto tutto il possibile per evitare il virus, per non infettarsi, adesso molte persone vaccinate si domandano se la vaccinazione è stata efficace, ma questa è la domanda che si fanno anche le autorità sanitarie che hanno concordato una terza vaccinazione, per i soggetti fragili oppure vaccinati nei primi mesi della pandemia, perché la difesa immunitaria non è abbastanza alta e cala con il tempo.

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La variabile percentuale di efficacia del vaccino anti Covid segnala che non tutti i soggetti rispondono allo stesso modo in termini di copertura, e grazie al test sierologico è possibile rilevare se il vaccino Covid-19 ha funzionato. Questo test rileva gli anticorpi che l’organismo produce quando incontra il virus, si tratta delle immunoglobuline IgM e IgG: le M segnalano un contatto recente con il patogeno, e le G invece un incontro precedente. Tramite i test sierologici si misura anche la quantità di anticorpi prodotta, che determina la copertura immunitaria soggettiva, la cui durata non trova accordo nel mondo scientifico: si parla di 5-8 mesi.

Ecco come puoi sapere vaccinazione ha funzionato

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Come sapere se il vaccino Covid-19 ha funzionato

Dopo l’approvazione e l’utilizzo dei vaccini anti Covid, il test sierologico si impiega anche per scoprire se la persona vaccinata ha sviluppato gli anticorpi e misurarne la quantità, confermando se la vaccinazione ha funzionato oppure no. Un dato che non ha niente a che vedere con l’efficacia dei vaccini ma che rileva la risposta soggettiva di chi si è sottoposto a vaccinazione, che si registra con la produzione di anticorpi.

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Un dato che assume maggiore rilevanza per alcune categorie di soggetti, quelle a rischio, quali anziani e soggetti immunocomplessi, la cui risposta immunitaria risulta inferiore rispetto ai giovani ed gli altri soggetti. Di fatto sapere se il vaccino ha funzionato e quanti anticorpi ha sviluppato un soggetto è un’informazione importante per la prevenzione.

Gli esperti spiegano che tutti i tipi di vaccini, non solo quelli contro il Covid, si possono rintracciare dei non-responder che possono suggerire così di utilizzare un vaccino diverso. Si precisa che si usa il termine non-responder in immunologia per indicare una persona che mostra, per diverse ragioni, un’incapacità totale o parziale a produrre anticorpi in risposta ad un preciso antigenico.

Lo screening sierologico, per appurare se effettivamente si è avuta la risposta alla vaccinazione, si esegue in alcune strutture sanitarie per tenere sotto controllo le categorie a rischio o per le indagini scientifiche. In pratica i test sierologici permettono di valutare gli effetti della vaccinazione, ma consentono anche di raccogliere dati per studiare il virus, i vaccini e le varianti. In più questo esame permette di rilevare nei soggetti che hanno già contratto il Covid la loro protezione contro il virus, misurando gli anticorpi presenti nel sangue: quando questi scendono è necessario sottoporsi a vaccinazione.

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