La rapida trasmissibilità della variante Delta, in grado di contagiare in 5-10 secondi, è stata annunciata dagli esperti in Australia e Cina che hanno lanciato l’allarme, per sottolineare come la mutazione del virus sia più infettiva rispetto alle varianti classiche del Coronavirus, che contagiano in media in 15 minuti.
Anche se la recente mutazione del virus desta molte preoccupazioni per la sua rapida ed inarrestabile corsa, la sua mortalità non spaventa perché si conferma uguale alle altre varianti. Gli esperti sono concordi nel ritenere la variante Delta molto più infettiva e più veloce nel trasmettersi rispetto alle altre varianti che richiedono 15-20 minuti di esposizione all’agente virale.
Questa mutazione del virus Sars-CoV2, emersa in India tra ottobre-novembre 2020, avrebbe la capacità di infettare in soli 5-10 secondi come dedotto dal tracciamento dei casi in Australia ed in Cina, un dato non confermato da evidenze scientifiche. Contro ogni tipo di allarmismo l’Oms, in attesa di riscontri, ha precisato che si tratta di un dato teorico non supportato da conferme di tipo scientifico. Ma allo stesso tempo l’Oms ha segnalato che la variante supererà rapidamente le altre mutazioni del virus, diventando quella dominante nei prossimi mesi.
Variante Delta: la sua rapidità di trasmissione
La variante Delta del virus Sars-CoV2 per via della rapidità con la quale si trasmette, superiore alla variante Alfa (variante Inglese) del 50-60%, ha avuto modo di propagarsi in lungo ed in largo in tempi rapidi colpendo un centinaio di Paesi. La sua velocità di trasmissione secondo il mondo scientifico si deve alla proteina Spike, che il virus sfrutta per agganciarsi alle cellule dell’uomo e che costituisce il bersaglio dei vaccini.
La proteina attraverso le mutazioni sviluppate è in grado di legarsi in modo più efficace alle cellule umane, ma anche di camuffarsi meglio, ingannando così il sistema immunitario. In sostanza la contagiosità della variante Delta risulta così alta e la sua diffusione si rivela più efficiente rispetto alla mutazione Alfa, perché in grado di produrre un maggior numero di particelle virali in circolo nell’organismo dell’ospite.
Per rallentare il cammino della variante Delta, è importante accelerare la campagna vaccinale per assicurare in tempi rapidi l’inoculazione della seconda dose, che garantirebbe una maggiore protezione contro il virus. Gli esperti infatti sostengono che i vaccini anti Covid sono capaci di intervenire sulla proteina Spike e così determinare la reazione del sistema immunitario in particolare dopo la seconda dose.