I dati relativi ai pazienti colpiti da morbo di Parkinson sono in crescita in Italia, e riguardano nella stragrande maggioranza dei casi, i soggetti con più di 65 anni, mentre solo il 5% della casistica interessa chi ha meno di 50 anni. Questa malattia neurodegenerativa progressiva ha un decorso lento ma tremendo, in quanto coinvolge il controllo dei movimenti scatenando un quadro sintomatologico caratterizzato da: tremore, instabilità posturale, bradicinesia.
Inoltre i pazienti colpiti dal morbo di Parkinson risentono anche di alterazioni funzionali a carico delle capacità cognitive, quindi anche l’attenzione ed il linguaggio vanno incontro a deterioramento. Inoltre le stesse funzioni psichiche possono venir intaccate dalla malattia, scatenando quadri clinici preoccupanti quali: depressione e demenza.
Dal momento che ad oggi il mondo medico non dispone di una cura, è fondamentale la prevenzione per contrastare l’insorgenza e la rapida progressione del morbo di Parkinson. Come sempre la prevenzione parte da uno stile di vita sano, da abbinare ad una dieta equilibrata, senza trascurare l’importanza di alcuni alleati green. Infatti diversi studi imputano grande centralità ad un’alimentazione salutare, basata sul consumo regolare di frutta e verdura di stagione per ridurre il rischio di sviluppare la malattia neurodegenerativa.
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Il succo di melograno è un alleato green vantaggioso contro il morbo di Parkinson
Diverse evidenze scientifiche asseriscono che per mantenere giovane il cervello contro il morbo di Parkinson sarebbe opportuno consumare verdura di stagione ad ogni pasto, preferendo il pesce azzurro alla carne, inoltre si raccomanda il consumo di 2 o 3 frutti al giorno. Tra le altre raccomandazioni indicate dagli esperti si segnala di: bere molto, mantenere il proprio peso ideale, evitare la sedentarietà. Tra gli alleati naturali più vantaggiosi del cervello si consiglia il succo di melograno elogiato da diverse ricerche. In particolare, secondo uno studio, il succo di melograno è in grado di ridurre i rischi del Parkinson e di mantenere il cervello giovane ed attivo.
Questo perché un frutto come la melagrana è un prezioso coacervo di ellagitannini ossia dei tannini idrolizzabili presenti non solo nella buccia del melograno, ma anche in altri frutti quali: more, lamponi, fragole, mirtilli rossi. Gli ellagitannini hanno un potente potere antiossidante a cui si sommano delle efficaci virtù antinfiammatorie. Secondo le conclusioni di vari studi, il succo di melograno assicura anche un effetto neuro-protettivo da ascrivere sempre a questa categoria di tannini.
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Dalle indagini svolte sui topi è emerso che la somministrazione di succo melograno sia capace di migliorare la stabilità posturale, la sopravvivenza dei neuroni, di contrastare efficacemente i danni ossidativi e di aumentare l’attività di un enzima che viene inibito dal corso stesso della malattia.